domenica 15 dicembre 2013

Mañana

DomaniDOMANIdomaniDOMANIdomaniDOMANIdomaniDOMANIdomaniDOMANIdomaniDOMANIdomaniMAÑANAdomaniDOMANIdomaniDOMANIdomaniDOMANIdomaniDOMANIdomaniDOMANIdomaniDOMANIdomani

venerdì 13 dicembre 2013

Incostanza delle gambe

Che differenza c'è tra Veritá e  Realtá?
Ci sono una V e una R,
A livello grafico a volte si scambiano.
Entrambe a gambe all'aria.
La V è un po' piú puttana, a gambe larghe sta.
La R a gambe strette, trattiene la pipí.
Tutti, avvistandole, a gambe levate le fuggono.
Per nulla, non hanno nessun valore costante.

martedì 3 dicembre 2013

Un cane che si morde la coda

Pare difficilissimo dare credibilitá al Sentimento di qualcuno, quando giá i tuoi pregiudizi lo hanno reso un'immagine del tuo sentire. Non riuscire ad andare al di lá del proprio sentire non è sensibilitá, ma la sensibilitá è sentire.
Un cane che si morde la coda; è ironico e al contempo suscita in noi tenerezza.
Il dizionario propone una nozione di 'sentimento' confusa, sfuggevole poiché modificata nei secoli dalle varie sensibilità. Sentimento, dal latino medioevale, ha la stessa radice di sentire: questa dualitá semantica è alla base di frequenti incomprensioni. Nel passato, la parola sentimento definiva ciò che noi, oggi, definiamo sensi, la capacità di percepire sensazioni (senza azioni) fisiche. Ancora all'inizio dell'Ottocento, Leopardi chiamava 'sentimenti principali' le facoltà del vedere  e di udire.  Sentimento era anche la capacità d'intendere, la comprensione di ragionamenti, segni e simboli. Sentire è ricevere un'impressione attraverso i sensi, tuttavia, ai giorni nostri, il sentimento non è più una percezione fisica o uno strumento di comPrensione, bensì uno stato d'animo contrapposto alla ragione. Sentimento passa cosí dalla sfera delle percezioni a quelle delle emozioni: sinestesie, slittamenti di significato da considerare.
Perdere i sentimenti è entrare in agonia.

Un granello di polvere per i suoi pensieri

Un rumore stridulo, un pianto, lo distoglie da tutto il suo divagare. Un risveglio infantile percorre tutte le mura della casa. Si blocca impaurito dai fantasmi. Si aggrappa alla libreria, toglie un dito di polvere con la mano destra e si striscia -quella stessa polvere-  nervosamente sul dorso della mano sinistra. Isterico. Fa tutto questo senza cura, senza farci caso, ma da fuori - da dove siamo Noi -  il tutto appare come un rito mimetico.
Sí, inconsciamente, in questo momento che è tutti i momenti della sua vita; Lui vorrebbe essere un suppellettile delle sue stanze. Dimenticato nell'incanto della sua polvere, forse ucciderebbe tutte le sue paure.
Il corpo è un'animale, tuttavia, NON DEVONO esserci suddivisioni metafisiche: gli uomini sono animali staccati dalla natura.            
    Tutto questo in cambio di un granello di polvere.

domenica 1 dicembre 2013

Il Poi

Poi Poi Poi,
utilizziamo e teniamo, innalzandoli,
una vastità capiente di poi.
Continenti liberi e soli
fatti di speranze attese.
E poi?
Quanto pesa un poi?
Su carta,
scritto a mano,
stampato,
fatto di elettricità.
Poi è piccino a livello grafico.
Tre lettere di Attesa.

I Pirati

Mi lasciasti il tuosilenzio
e mi ci coricai sopra,
infine mi si addormentò
addosso la noia.
Così, a strati
creammo una Fortezza.
Abbiamo protetto il mio cuore,
poi ci siamo addormentati.
Al nostro risveglio
il cuore aveva preso il largo,
in cerca di te.
Da lontano abbiamo avvistato i Pirati,
non sapranno Mai che questa fortezza
non protegge nulla,
solo l'amplificazione possessiva:
a me Mi

No, non parleremo

Mi sei sempre stato indifferente,
perdona la Crudeltà.
Ma è successa una cosa.
  Hai presente il passaggio livello della Casa Panzini?
L'hanno rimesso a posto da poco e ci sono rimasta malissimo
per un sogno che ho fatto dove c'eri tu. Ti ho sognato in PrimaVera. Non sapevo dovessero fare dei lavori in quella zona, tuttavia, nel sogno era come ora è. Da questa visione di te, mi hai dato da Pensare.
  Una Luce splendida, uno dei luoghi più Belli di Bellaria
per me, dove Mare e Terra si fondono-conFondono in una visione antica dimenticata dallo scorrere del tempo. Mi è sempre stato Caro il ricordo di Panzini, in quella Casa c'è una lettera che gli ha inviato Sibilla Amorale, poter vedere la sua calligrafia... Ma questa è un'altra storia che forse non ti racconterò in un'altra vita, perchè forse non li ricorderò più nella prossima vita e poi ti ho detto che parleremo solo del tempo, per qualche istante, nella prossima vita. Torniamo al sogno dove c'eri tu, al passaggio livello, anche se è bello divagare, anche se è bella la sfumatura di un tempo dilatato, interiore, dove vive l'Eternità. Ecco, l'umore del sogno era questo.
  Le sbarre erano giù, ti guardavo, hai saltato le sbarre, c'era una scala con lo scorrimano, ti sei attaccato lì e HAI VOLATO! Volavi... Eri appeso nell'aria, leggerissimo e sorridevi.
  Non ho mai visto nessuno volare prima: ho visto Te. Non era un sogno, era così vero che ora quel momento è una parte della mia realtà, una parte del mio vissuto.
Carissimo, da quando ti ho visto Volare, tutte le volte che ti vedo ti sto lontano e mi imbarazzo. Sei diventato qualcosa di Puro e Sacro. Non posso raccontarlo a nessuno questo sogno, solo a Te. Custodiscilo e dimenticalo te ne prego. L'Immagine più Bella che abbia mai visto.
  No, non parleremo del tempo per qualche istante; chi Vola non ha bisogno di linguaggio umano.
  Ecco, ricordo meglio. Non era il passaggio livello della Casa Panzini, era quello dopo, il passaggio che ora hanno chiuso. Tu Volavi.